Un itinerario che ci porterà nel cuore delle Alpi Apuane.
Vivremo una giornata full-immersion interamente dedicata alla tematica del marmo dall’estrazione alla lavorazione, in quest’area da cui già in epoca pre-romanica si scavava questo materiale che in tutto il mondo suscita ammirazione: il marmo bianco di Carrara...
L’illusione ottica ti lascia senza fiato: dalla costa del Mediterraneo sembra che anche in piena estate le Alpi Apuane siano coperte di neve: vette ghiacciate, fredde, bianche, che si stagliano sul verde delle colline. Ma basta imboccare la strada che si inerpica dalla valle del Ravaccione e la “neve” si scioglie: ci si accorge che il bianco è dato dalla polvere di marmo, gli scarti di oltre 2000 anni di estrazione. La bellezza del marmo di Carrara incantava gli antichi e non è un caso che sia stato quello dei grandi Maestri come Michelangelo, Canova, Donatello, Bernini. Si narra che Michelangelo si recava spesso nelle cave in cerca del blocco di marmo perfetto, incidendo la sua “M” sulle pareti di roccia come segnale per i tagliatori.
A bordo di mezzi fuoristrada, risaliremo in quota lungo le strade di arroccamento, sino a godere la spettacolare vista dei bacini marmiferi nella loro ampiezza e ammirare l’opera di generazioni di cavatori, per poi entrare all’interno delle zone di scavo, dove vedremo la cava museo, con i reperti qui ritrovati, testimoni della fervida attività in atto da prima dell’Impero Romano
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